Italy Sail - Croisière sur la Seine Paris - Bateau Mouche

Chi Siamo

Due amici, Carmine e Franco che, dal proprio lavoro e dalle passioni alimentate per anni, hanno creato la Italysail-RC. L’uno progettista e navigatore a motore e l’altro esperto velista, proprietario di decine di imbarcazioni a vela, hanno scoperto nella vela radiocomandata un nuovo viatico di competizione, eleganza e grandi contenuti tecnici.
Cosa li tiene uniti?
Un’amicizia sincera e disinteressata diventata regola inflessibile anche con gli altri amici che li seguono da tempo.
Se ci leggi per la prima volta, sappi cogliere la preziosità di tale aspetto. Sarai il benvenuto.

Cosa Facciamo

Desideriamo alimentare questo sport con tutte le nostre forze perchè è sano, ele-
gante, avvincente e formativo. La ItalsailRC è nata per dare a tutti la possibilità di provare e di entrare in un mondo ancora dominio di pochi. Si pratica all’aria aperta, ad ogni età e sviluppa le capacità tecniche, manuali e di autocontrollo, specie durante le regate.
Noi le barche ce le costruiamo, da un barattolo di resina e stuoie di vetroresina.
E’ un’avventura incredibile, fatta di passione innanzitutto e di perizia acquisibile
nel tempo. I nostri modelli ItalsailRC riescono a competere con barche blasonate,
anche grazie ovviamente al “manico” dello skipper che le pilota. Le loro linee sono
curate nei minimi dettagli, le coperte sono su design esclusivo e i nostri amici-clienti
possono richiedere varianti personalizzate in ogni dettaglio. Le linee di navigabilità invece sono studiate e rese competitive al massimo e, capirai, lì non c’è variante possibile se si vuole competere in regata.
Prova ad entrare nella nostra vetrina...

Il MODELLISMO

Il modellismo, in senso lato, indica la riproduzione di un soggetto reale in un modello in scala (banale definizione) ed è nato da sempre come prima semplice forma di replica. Oggi è ormai dotato di una miriade di sfaccettature, in diversi ambiti e per diversissimi soggetti ma principalmente, NON E' PIU' UN GIOCO....
C’è chi riproduce, per lavoro o per diletto, treni, navi, soldati, carri armati, ville, palazzi, parti di città o intere situazioni con l’ambiente circostante (plastici ferroviari, diorami) e nell’ambito scientifico si arriva a riprodurre interi scheletri, organi interni, spesso funzionanti, modelli fisici addirittura di cellule, protoni e neutroni. Chissà quando qualcuno riuscirà a riprodurre in scala anche l’amore, l’amicizia o l’intelligenza umana.
Scherzo ma se riusciamo a distinguere la differenza tra gioco infantile e riproduzione fedele, addirittura dinamicamente mobile, riusciamo anche a sopportare meglio il linguaggio dei non addetti ai lavori che, con un’occhiata snob ed un atteggiamento sostenuto, chiamano i nostri prodotti “giocattoli”, “trenini”, “barchette”, ovviamente allargando il diminutivo al “banchetto” da lavoro, alla “stanzetta” e addirittura al “laghetto” o alla “coppetta” vinta in gara (noi sappiamo quanto sofferta).
Bando alle premesse e tuffiamoci in questa (haimè) fugace e sintetica scorribanda che ritengo necessaria per portare rispetto a tutte le altre forme di modellismo diverse da quello delle barche a vela radiocomandate, soggetto inizialmente principe di questo sito.
Il modellismo si distingue in STATICO e DINAMICO. Nel primo il prodotto finale si potrà godere nella sua veste finale, accuratamente riprodotta fin nei minimi particolari, in mostra sul mobile di casa, nelle teche di un’associazione, di una fiera o anche di un museo. Esistono modelli infinitamente belli e particolareggiatissimi che tolgono il fiato.
Nel secondo caso, quello dinamico, il modello riprodotto diventa mobile, spinto da un elastico, da un motore elettrico, da uno a benzina o addirittura da motori jet (ovviamente mi riferisco a quei bellissimi modelli di aereo a reazione che vedo nei negozi dei miei fornitori), o dal vento e non parlo solo di barche a vela ma anche di alianti stratosferici che ognuno di noi vorrebbe pilotare per una volta nella vita.
Fatta questa prima distinzione, bisogna ampliare entrambe le sezioni ma lo faremo in maniera schematica così da non tediare chi non gradisce avere il tempo per leggere troppe parole.
Modellismo statico plastico: utilizza scatole di montaggio industrialmente predisposte con tutti i pezzi saldati da staccare, montare, incollare e rifinire nei vari particolari. Nato nel dopoguerra con la scoperta dei materiali plastici derivati dal petrolio, oggi rappresenta la più ampia gamma di possibilità per cimentarsi nel modellismo statico. Si trovano anche scatole di montaggio con componenti in resina ma, per la loro difficoltà d’incollaggio con prodotti pericolosi e la nocività delle polveri che produce durante le lavorazioni, rimane preferito da pochi professionisti.
Modellismo statico ligneo: ovviamente utilizza il legno sia nelle varie scatole di montaggio esistenti in commercio, sia per il modellismo autocostruito (che io preferisco oltre ogni modo).
Nel primo caso si possono trovare scatole con i vari pezzi già tagliati, in balsa o compensato leggero, e qui il problema dell’incollaggio viene risolto dalla grande gamma di colle per legno sicure esistente anche nei supermercati.
Nel secondo caso ricadono le ampie collezioni di progetti cartacei (abbastanza costosi) corredati da tutte le specifiche necessarie, sia per l’approvvigionamento di materiali che per il taglio, l’assemblaggio e la decorazione finale, che consentono di intraprendere l’avventura dell’autocostruzione.
Con tutti i rischi dell’imperfezione iniziale, delle stuccature di riparazione e delle scartavetrature selvagge, questa è l’unica maniera per poter “creare” da zero un proprio modello e farti sentire alla fine (esagero) un Dio dell’Olimpo.
Faccio un’ultima riflessione, d’obbligo per la nostra storia di modellisti, riferendomi a quelle preziosissime statuette ed oggetti raffiguranti molti soggetti, anche di piccola dimensione che, riportate alla luce dalla tenacia di baldi archeologi, fanno bella mostra di sé nei musei di mezzo mondo, raggiungendo valori straordinari. Sono soltanto… PRODOTTI DI MODELLISTI COME NOI ESISTITI SIN DALLA PREISTORIA.
E’ pur vero che il loro intento era forse più importante non avendo null’altro per tramandare immagini, storie e parole ma… ciò non toglie che, se sotterrassimo in giardino una delle nostre barche, qualcuno, tra 5,000 anni potrebbe riportarla alla luce e metterla in un museo. Non dimenticate di firmarla, mi raccomando.
E’ facile giudicarmi superficiale, ironico ed inconcludente con questo primo articolo ma, se siete riusciti a leggere fin qui, è ora di svelare il vero intento della redazione.
La creazione di questo sito e delle sezioni che tratta è stata predisposta per te.
Per te e per tutti quelli come te e noi che hanno questa passione, che desiderano attivarsi e dare ognuno a tutti gli altri, per essere sempre di più.
Se minimamente la pensi come me ed i miei amici, scrivi e potrai adottare una delle sezioni che ho indicato o che vorrai indicarmi, arricchendola di tutti i contributi che vorrai sottoporci.
Non sentirti solo al tuo banchetto col tuo trenino o la tua barchetta, per noi sei già importante se esisti. Scrivi e troverai tanti amici pronti a darti più di quanto tu vorrai dare a loro.

Per ora ... buona visione... Vs. Seaghost

CHE COSA E' LA VELA RADIOCOMANDATA

E' uno sport, un intrattenimento, un gioco, un esercizio di perizia, di tecnica, di manualità, di genialità e di intuizioni. E’ un mondo fatto di regole precise, ferree ed internazionali ma è anche l’occasione di poter vivere la natura e, non a caso, il vento, il sole, gli amici, virando e strambando dolcemente.
La prima cosa da dire è che le barche con cui si vive questo sport, fedeli riproduzioni di yacht in scala, non hanno motore… e vanno solo a vela proprio come le vere barche che spesso ammiriamo nei porti o addirittura nelle regate di America’s cup. Questo mondo, necessariamente, è stato organizzato già dagli anni '20 da associazioni, federazioni e yachting club che oggi, ovunque nel mondo...
I.S.A.F.
F.I.V.
Modelvela

regolano, in maniera perfettamente simile alle vere imbarcazioni, tutte le manifestazioni ufficiali

Far parte di queste organizzazioni è obbligatorio quando, da un livello dilettantistico e ludico che detiene il maggior numero di appassionati, si vuol passare all’agonismo. Non è un passo necessario ma è una naturale evoluzione della passione che queste barche infondono nei loro skippers de croisiere sur la seine.
Dicevo in un’altra sezione, arrivare a costruirsi una barca abbastanza competitiva, da un barattolo di resina e una stuoia di fibra di vetro, è una cosa veramente coinvolgente, dettata gioco forza dall’ evoluzione della passione. Ciò non toglie che il piacere che nasce già con un modello da 50 cm. può evolversi e crescere senza limite alcuno.
Visitando i link interattivi a sinistra ci si tuffa immediatamente nel magma organizzato di questo mondo.

COME SONO FATTE LE BARCHE CHE POPOLANO QUESTO SPORT

Gli yacht che si usano in questo sport sono modelli riprodotti in scala perfettamente naviganti. Sono costituiti da uno scafo con all’interno vari meccanismi; da una sovrastruttura composta dall’albero, dai due boma e dalle vele che ne rappresentano ovviamente la parte più importante e da una sottostruttura (appendici) composta da una deriva, da un bulbo in piombo e da un timone. Tieni presente che potranno navigare anche con vento da 25/30 nodi (45/55 Km/h). La particolarità più importante è che questi yachts sono gestibili quasi identicamente alle barche vere grazie ad una SERIE MICROMETRICA DI SETTAGGI che, dopo una buona pratica, diventano la chiave di volta (questo è uno dei segreti basilari) per vincere una regata.Bisogna ricordare comunque che la ricerca nel mondo è continua e costante e i bravi costruttori di modelli RC sono tanti per cui, i settaggi saranno più efficienti in funzione della barca con la migliore navigabilità ed inevitabilmente il maggior costo.E non dimentichiamo il manico….

Andiamo per gradi. Lo scafo può avere diverse forme (carene) tutte tese a dare la miglior navigabilità e la minor superficie bagnata così che, insieme ad una deriva con filante bulbo di piombo, si riesce ad ottimizzare la sua andatura. Questo scafo viene realizzato in legno per gli appassionati di modellismo puro ma meno performante; in carbonio, per i più esigenti anche se con qualche complessità nella costruzione; in materiale plastico per i prodotti industriali di maggior diffusione ma meno competitive; in fibra di vetro con varie lavorazioni e raffinatezze per coloro che pretendono le massime performances. Ricordiamo le regole di stazza che per alcune categorie impongono seri limiti nei materiali usabili.
Le sovrastrutture sono costituite innanzitutto dall’albero che può raggiungere in alcuni casi anche i 230 cm. secondo la stazza; realizzabile in alluminio o in carbonio (materiali facilmente trovabili nei negozi di modellismo), su cui va montata, con diverse tecnologie, la randa, la vela più importante della barca. Anche il fiocco anteriore va attaccato nella parte alta dell’albero ed è fornito inferiormente del suo boma, di caratteristiche simili a quello della randa, ed entrambi realizzabili egualmente in alluminio o in carbonio. Le appendici inferiori, come accennato sono costituite da una deriva rigida da circa 40/50 cm. a cui viene applicato un bulbo di piombo utile a bilanciare lo sbandamento dato dalla spinta del vento sulle vele.Le sovrastrutture sono costituite innanzitutto dall’albero che può raggiungere in alcuni casi anche i 230 cm. secondo la stazza; realizzabile in alluminio o in carbonio (materiali facilmente trovabili nei negozi di modellismo), su cui va montata, con diverse tecnologie, la randa, la vela più importante della barca. Anche il fiocco anteriore va attaccato nella parte alta dell’albero ed è fornito inferiormente del suo boma, di caratteristiche simili a quello della randa, ed entrambi realizzabili egualmente in alluminio o in carbonio. Le appendici inferiori, come accennato sono costituite da una deriva rigida da circa 40/50 cm. a cui viene applicato un bulbo di piombo utile a bilanciare lo sbandamento dato dalla spinta del vento sulle vele.

Per dare un’idea delle forze in campo, queste barche, specie quelle da competizione, vengono realizzate secondo dei parametri di peso ben precisi. Lo scafo raggiunge mediamente 1,200 Kg. completo dei meccanismi interni; le sovrastrutture circa 300/500g. e le appendici inferiori i 2,5 Kg. per un totale peso completo poco più di 4 Kg. La ricerca del minor peso in ogni accessorio ed ogni particolare, per il modellista self-made è letteralmente spasmodica e segue un’equazione elementare (altro segreto importante):MENO PESA LA BARCA, PIU’ PESO SI PUO’ DARE AL BULBO, PIU’ SI OTTIMIZZA LA COPPIA DI SBANDAMENTO IN BOLINA.

Dove si acquistano e quanto costano:

Si possono acquistare comodamente da Internet o nei negozi di modellismo più qualificati o da modellisti che le vendono usate (si trovano delle occasioni preziosissime) ma si arriva in breve a volerla costruire da soli, di sana pianta (vedi la nostra vetrina). Il primo approccio è consigliabile proprio con qualche barca di piccole dimensioni, eventualmente usata ma in buone condizioni, sicuramente pronta alla boa (pronta a navigare) in modo da entrare immediatamente nella dimensione giusta; poi si vedrà. Se ci si appassiona ciò accadrà solo se ci si incontra-scontra in qualche lago cittadino o nei dintorni con altri appassionati con cui tentare qualche regata amichevole. He He He… Scoprirete l’adrenalina pura!I prezzi possono essere per tutte le tasche perché, differentemente dalla classe, dal materiale, dalle attrezzature e dal livello d’uso, si va da 50/100 € fino, per i modelli più performanti da gara, a 2.000/3.000 €, spesso in lista d’attesa per 8/10 mesi (sono dei veri capolavori di progettazione e manifattura avanzata… gioielli).L’inizio è morbido, a differenza di tanti altri sport e sicuramente comporta solo il costo di acquisto della barca…. Il vento è gratis.

GLI ACCESSORI

IL CUORE DELLE NOSTRE BARCHE

Belle, leggiadre ed eleganti ma anche tenaci contro venti selvaggi, le nostre barche hanno un cuore che non si vede: i meccanismi interni a cui abbiamo già accennato. Innanzitutto, per poterle governare in acqua, anche a 300 m. di distanza c’è bisogno di una radio trasmittente (in mano allo skipper a terra) con una ricevente (a bordo della barca). Ne esistono moltissimi tipi, da uno a 10 canali, per tutti i tipi di modellismo dinamico (aerei, automobili, motociclette,…) e di tutti i prezzi. Sicuramente a noi bastano quelle a 2 canali, uno per le vele e uno per il timone per cui l’avvicinarsi a questo sport risulta più morbido di altri. I due canali gestiscono in effetti un servo (apparato che produce il movimento di una leva con un comando elettrico) per il movimento del timone, e un verricello (apparato che produce l’avvolgimento o lo svolgimento di un filo) per comandare (cazzare o lascare) sia il fiocco che la randa contemporaneamente. Nei modelli semplici si usa un servo a leva anche per le vele. L’energia per il tutto viene data da un pacco di batterie anch’esso a bordo dello scafo ma… il funzionamento più efficiente cioè vincente, non dimenticarlo, è sempre dato dal “manico” dello skipper. Per questo settore tecnico troverai un sacco di consigli utili consultando il link dell’ESPERTO.

LE REGOLE

Questo sport così affascinante, nelle sue forme competitive, cioè nelle regate ufficiali, è regolato da norme, calendari e classifiche molto simili a quelle utilizzate durante le regate delle vere imbarcazioni. Queste regole sono emanate da diversi organi nazionali ed internazionali con la partecipazione di Giudici ufficiali grazie ai quali si è arrivati ad attività scandite da rigide norme sportive che conferiscono un alto valore tecnico e danno a quest'attività la connotazione di vero e proprio sport. Altro che "gioco"...

Gli Enti ufficiali preposti in Italia sono l’ I.S.A.F. (International SAiling Division) organo internazionale che sancisce ed aggiorna periodicamente i regolamenti tecnici e le regole di regata. Organizza i Campionati Europei e Mondiali anche per la vela radiocomandata attraverso le emanazioni della R.S.D. (Radio Sailing Division). In Italia abbiamo due grandi enti per la gestione della vela RC, parallelamente attivi a quelli internazionali: la F.I.V. (Federazione Italiana Vela) organo ufficiale della vela sportiva in Italia e MODELVELA che organizzano regate Nazionali e Campionati Italiani. Entrambi assorbono la gestione di una miriade di yachting clubs, associazioni e gruppi sportivi che compongono la grande famiglia degli appassionati su tutto il territorio nazionale.
Per coloro che desiderano approfondire o perfezionare la propria conoscenza delle regole che accompagnano questo sport, consigliamo vivamente di visitare il sito di Ezio Fonda. Un caro amico capace di appassionarti su un argomento che spesso è vissuto come fastidioso limite.

IL MONDO UN PO' PIU' PERSONALE DEI NOSTRI SKYPPERS

In questo spazio puoi trovare notizie, saluti, foto, articoli, sfottò... e tutto quello che i nostri skyppers hanno scelto di pubblicare sul proprio mondo privato e sui rapporti amichevoli che intrattengono tra loro. Verrà inserito anche quanto verrà ritenuto meritevole sotto il profilo artistico, umano e divertente. La redazione ovviamente declina ogni responsabilità sugli scherzi benevoli che si sia voluto indirizzare. Buon divertimento...

Qualcuno disse: è nata una stella... tondeuse manuelle helidoidale

E sembra proprio che sia successo... a Roma la notte del 30 dicembre scorso. Dopo l'arrivo del Bambin Gesù e poco prima di qualche botto fastidioso di fine d'anno, alle 00,35 la leggiadra Annalisa ha dato la luce alla piccola grande Giulia. Papà Francesco, in compagnia dell'affettuoso MadMAx, hanno passato la notte in bianco (entrambi con le preziose 612 sotto al braccio) e solo verso pranzo del giorno dopo, riavutisi dalle emozioni, ne hanno dato notizia agli amici. Il vento era debole e il laghetto di Tor di Quinto stagnava silenzioso ma, al loro fugace arrivo, il turbine si levò alto, le acque si spalancarono rispettose, per far posto alle emozioni e attoniti sentimmo: GIULIA E' NATAAAA....

Felici con loro la redazione fà i più sentiti auguri al terzetto... auspicando tra un po' che diventi un quartetto :-)

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